Plitvice
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Parco nazionale dei laghi di Plitvice

plitvice_lake | © Copyright © JU NP Plitvička jezera

Le acque provenienti dal Fiume Bianco e dal Fiume Nero, oltre che dal sottosuolo dolomitico, scivolano sulla vegetazione verso il Fiume Korana dando vita a mutevoli formazioni di travertino. Il travertino crea, a sua volta, barriere multiformi che creano una serie interminabile di cascate tra i 16 laghi del parco. 18 km di passerelle in legno permettono l’agevole visita del parco, offrendo scorci da ogni punto di vista. La zona è tutelata sin dal 1893 e nel 1979 è divenuta Patrimonio dell'Umanità dell'UNESCO. Ha sofferto il dramma della guerra, dopo il quale sono stati ricostruiti alberghi e strutture migliori di quelle occupate e rovinate dai soldati serbi.

Immersi in una straordinaria vegetazione, i laghi si dividono in inferiori e superiori.

I laghi inferiori si formano nelle cavità di acqua dei superiori e sono i primi ad essere visitati accedendo dall’ingresso 1, il migliore del parco, aperto tutto l’anno.

Sono animati da grotte, boschi, rocce dolomitiche e barriere di travertino che si trasformano di continuo, così come i colori dei laghi stessi, cangianti a seconda della presenza di minerali nelle loro profondità. Lo spettacolo si apre con la Veliki Slap, imponente e spettacolare cascata, mentre tra gli inferiori sono da segnalare i laghi Kaluderovac, affiancato da due grotte, Gavanovac, caratterizzato dalle dimensioni delle sue cascate, Milanovac, famoso per i repentini cambi cromatici delle sue acque. Infine, il grande lago Kozjak funge da raccordo tra laghi inferiori e laghi superiori.

La zona dei laghi superiori ha una vegetazione di foreste più ricca e affascinante di quella boschiva degli inferiori: qui si trova il lago più bello del parco, il Galovac, ricco di cascate, e merita particolare attenzione il Gradinsko, con i suoi canneti e una frequente popolazione di anatre. L’intera area dei laghi superiori si trova in una valle di roccia dolomitica e il paesaggio si fa incantato e primitivo.

La flora del parco è particolarmente ricca: alle foreste dei laghi superiori succedono i boschi di quelli inferiori e si trovano assembramenti di faggi, soprattutto a nord e nord-ovest, di pini bianchi, di carpini e di orni. Anche la fauna, soprattutto grazie alla tutela dell’UNESCO, è varia e vivace: è possibile incontrare cervi, orsi, lupi, caprioli, tassi e volpi, mentre frequentano il parco più di 100 specie di volatili tra cui gli aironi, i falchi e le civette.

Per la sua atmosfera incontaminata e per l’unicità del paesaggio, il parco è una meta turistica di prim’ordine e da tempo è meta di vacanza: il primo albergo fu costruito addirittura nel 1896 e, dopo la guerra, le strutture ricettive si sono raffinate senza danneggiare la natura circostante.

Oggi il parco è agevolmente visitabile: gran parte del personale parla inglese e lavorano alcuni bus navetta che conducono i visitatori all’inizio dei sentieri più conosciuti e frequentati. All’ingresso 1 si trovano bar, caffè e mini market per preparare un pranzo al sacco, oltre che un ristorante, il Lička Kuć, dotato di una grande sala in legno, ospitale e dalla cucina non eccezionale ma locale e genuina. A proposito di genuinità, nei dintorni del parco è possibile acquistare dalle donne che incontrate in strada, il tipico formaggio della zona, lo Škripavac, fatto in casa in forme pronte per essere acquistate dai turisti.

Per i viaggiatori con poco tempo a disposizione, una visita di una giornata sarà sufficiente per ammirare le principali bellezze del parco, ma anche per rimpiangere di non avere più tempo, tanto è il fascino immutato di quest’area... Una visita di tre giorni è invece il modo migliore per attraversarlo e godere delle sue bellezze e dell’armonica continua interazione tra acqua, vegetazione e roccia.